Per molti anni, da quando è entrata per la prima volta nella casa degli italiani, la televisione si è trasformata in uno degli strumenti più utilizzati dalle persone quotidianamente, svolgendo un ruolo importante e fornendo l’accesso a tantissimi programmi differenti, destinati alle diverse fasce di pubblico.
Negli ultimi anni, però, la televisione è radicalmente cambiata, con il debutto di centinaia di canali diversi che offrono una quantità ancora più ampia di contenuti adatti ad ogni genere di pubblico, ma al tempo stesso, grazie alle nuove tecnologie, è cambiato anche il modo in cui gli utenti accedono alla propria serie, ai film o ai programmi tv preferiti. Ed è proprio su questo aspetto che la società di analisi Nielsen ha deciso di concentrarsi, con un interessante sondaggio che offre uno sguardo a questo cambiamento, confermando come sempre più italiani, ad esempio, decidono di fruire dei contenuti on demand.
La tecnologia on demand, utilizzata da diversi servizi già disponibili, rispetto al tradizionale palinsesto alla quale la Tv ci ha abituati, cambia completamente le carte in tavola, permettendo di accedere al programma preferito in qualsiasi momento e dovunque.
Il sondaggio Global Video on Demand Survey condotto da Nielsen intervistando 30.000 persone in 61 paesi, Italia compresa, ha evidenziato come nel nostro paese sono il 36% le persone che guardano contenuti on demand, con il 48% che lo fa da smartphone e il 38% da tablet, con un uso generale medio di almeno due o tre dispositivi.
Il 39%, inoltre, durante la visione del programma accede ai social, per commentare in tempo reale e confrontare le proprie opinioni con quelle della community, mentre ancora poco diffusi risultano i servizi alternativi per la fruizione dei video, come ad esempio Netflix, preferiti solo dal 5% degli intervistati in Italia.
Quelli appena evidenziati sono i dati relativi esclusivamente all’Italia, ma è importante sottolineare come, secondo Nielsen, siano tutti, in generale, inferiori rispetto alla media europea e globale. I contenuti on demand, in Europa, sono utilizzati dal 50% degli intervistati, dato che sale al 65% a livello globale. Arriva invece al 49% la percentuale di persone che usa i social durante la visione, mentre i player alternativi sono utilizzati dall’11% in Europa e dal 26% degli utenti a livello globale.
In generale, comunque, il sondaggio condotto da Nielsen evidenzia come la fruizione di contenuti video stia cambiando radicalmente anche nel nostro paese, con un maggiore interesse nei confronti dei dispositivi tecnologici mobile e dei servizi che consentono di accedere a ciò che interessa più rapidamente possibile.
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