Pur riuscendo a confermarsi una delle aziende tecnologiche più importanti al mondo, il 2016 di Apple non è stato certo uno degli anni migliori in termini di fatturato. Dal debutto degli iPhone avvenuto nel 2007, le vendite di melafonini l’anno scorso hanno registrato il primo declino che si è protratto per circa tre trimestri ripercuotendosi negativamente sui profitti generati dal colosso di Cupertino che ha sofferto una situazione complicata e certamente diversa rispetto a quanto visto negli anni passati. In tanti avevano ipotizzato la situazione di Apple sarebbe andata peggiorando ma a smentire le voci più catastrofiche ci ha pensato in questi giorni la conferenza per i risultati finanziari del Q1 2017, che dopo un periodo piuttosto difficile ha permesso alla società guidata da Tim Cook di registrare nuovi e impressionanti record, superando le aspettative degli analisti.
I dati in questione prendono in considerazione gli ultimi tre mesi comprendendo ovviamente anche il periodo delle festività natalizie che, generalmente, si conferma uno dei più importanti in termini di fatturato generato. Nei tre mesi passati Apple è riuscita a raggiungere un fatturato superiore del 3.3% rispetto all’anno scorso con 78.4 miliardi di dollari, mentre i profitti hanno raggiunto quota 17.89 miliardi. A trainare questi risultati impressionanti ci hanno pensato i 78.4 milioni di iPhone venduti un dato superiore a qualsiasi aspettativa che rende questo il trimestre in cui è stato venduto il maggior numero di melafonini nella storia di Apple. Questo risultato è stato attribuito principalmente ai nuovi iPhone 7 e iPhone 7 Plus, che pur avendo aumentato leggermente il prezzo di vendita sono riusciti ad attirare l’attenzione del pubblico raggiungendo risultati impressionanti.
Positive sono state anche le vendite complessive di Mac, pari a 5.4 milioni, ma a stupire sono stati anche i servizi targati Apple. Questa divisione che comprende molti servizi made in Cupertino tra cui App Store e iCloud, hanno visto crescere i profitti del 18.4% contribuendo per poco più di 7 miliardi di dollari al fatturato complessivo. Prosegue inesorabile, invece, il declino degli iPad. Le vendite, rispetto allo stesso periodo del 2015, sono scede del 19% con 13.1 milioni di unità vendute, un dato che mostra l’effettiva crisi del mercato dei tablet che continuano a registrare numeri ben lontani dal boom di qualche anno fa, anche a causa della diffusione sempre maggiore di smartphone dalle dimensioni generose.
A proposito dei mercati di riferimento per Apple, dalla trimestrale è risultato che gli USA continuano ad essere il paese più importante per il colosso di Cupertino, seguto dall’Europa, mentre in Cina il fatturato di Apple è diminuito dell’11.6%, un dato considerato comunque positivo considerate le performance dei trimestri precedenti.
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