I prodotti che “collaborano” al funzionamento dei nostri Device, mutano e si evolvono di continuo. Da quelli che erano i caricabatterie da tavolo, passando ai sistemi di ricarica in auto, fino ai foderi in silicone, in pelle, agli auricolari, ai supporti in auto per l’uso quali navigatori, per arrivare ai powerbank, sono tantissimi gli accessori che si sono succeduti ed evoluti, modificati nel tempo.
C’erano i caricabatterie, che caricavano esclusivamente proprio la batteria. Quest’ultima si toglieva dal dispositivo per essere messa in carica. Poi tanti accessori per mantenere o aumentare la durata in vita del cellulare. Ci sono state le batterie potenziate, più grandi e ingombranti e ancora le cover che avevano annegata una batteria. Il problema della carica dei nostri cellulari è stata sempre una battaglia a cui i costruttori non si sono tirati indietro, ma che necessita di continui cambiamenti evolutivi. Proprio quando i cellulari sembrava avessero batterie che duravano fino a tre quattro giorni sono arrivati gli smartphone con schermi luminosissimi, con la possibilità di andare su internet e che trasmettevano messaggi con foto e video. Una tragedia per i consumi energetici. E quindi è ripartita la battaglia con nuove batterie e schermi che consumassero meno, fino a funzionalità che si sospendono per non incidere sui consumi.
Oggi le cose vanno un po’ meglio, ma con schermi sempre più grandi e esigenze d’uso sempre maggiori, si devono trovare accorgimenti e sistemi per contrastare questa continua richiesta di energia. Nei luoghi di lavoro, nei centri commerciali, Università, ospedali, aeroporti e perfino in spiaggia, sono stati creati punti di ricarica attraverso alveari con chiave o combinazione, gratis o a pagamento, per le tante diverse necessità. All’interno è possibile posizionare il nostro smartphone e ricaricarlo.
I Powerbank non sono la soluzione, ma sono un aiuto che può diventare davvero necessario in determinate situazioni. Ce ne sono di tutte le forme colori e dimensioni e sopratutto capacità. Alcuni sono davvero piccoli e altri forse anche troppo grandi. Ne ho provati di diverse tipologie, ma oggi più che in altre occasioni mi posso soffermare su due tipi di sistemi di ricarica mobile che considero davvero utile. Il primo è un Powerbank non troppo grande di capacità media, capace di mantenere in carica uno smartphone fino alla completa ricarica e anche oltre. La sua capacità arriva a 8000 mAh. E’ abbastanza piccolo. Ingombra quanto uno smartphone e può essere adattato anche ad esigenze sportive (tipo in bicicletta o moto, all’interno dei foderi). Funziona molto bene e quello di cui sto parlando ha anche un’atra peculiarità, si ricarica con il cavo – normalmente – ma ricarica ad Induzione il nostro Smartphone. Va bene per gli ultimi tipi di Smartphone che prevedono questo tipo di ricarica. E’ pratico e molto comodo nell’uso. Abbiamo provato un modello specifico: AUKEY PB-Y25 – Powerbank Wireless con 18W PD, 8000mAh, Power Delivery da 18W, uscita Quick Charge 3.0 e uscita USB Adaptive Charging per ricaricare tutti i tuoi dispositivi USB-C e USB, tradizionale nella ricarica, ma che può anche il Qi-compatibile per una ricarica wireless per smartphones o per auricolari fino a 5W. Proprio a voler cercarne un difetto, la ricarica wireless è un po’ lenta (ma si può sempre optare – se in possesso del cavo – di quella tradizionale). Le porte a disposizione sono tre, per tre diversi tipi di ricarica: tradizionale a 18W, con Quick Charge 3.0, e la ricarica Carica Wireless. Per attivare quest’ultima sarà sufficienti spingere per due volte il pulsante, lo stesso che nell’uso ordinario indica il livello di carica della batteria stessa.
Acquistabile su AMAZON:AUKEY Powerbank Wireless
Il secondo tipo di Powerbank di cui vi parlerò oggi è più grande per dimensioni e capacità di ricarica. E’ di ben 16000 mAh. E’ più ingombrante, ma la sua caratteristica più interessante è che ha un pannello solare su un dorso che lo ricarica e ne permette la ricarica grazie alla luce solare. Ottimo in vacanza, in macchina e nei viaggi, ha altre specifiche di cui vi voglio parlare. Anche questo secondo è un AUKEY PB-P23-TYIT.
Anche in questo prodotto ciò che salta subito agli occhi è la qualità del prodotto nel dettaglio. Anche il pannello solare ha una seconda copertura trasparente che ne protegge l’integrità.
Ha una presa Input/Output “Type-C”: utilizzabile sia per caricare il Power Bank a 5V 2,4A oppure, per ricaricare a 5V 3A
Un’uscita Quick Charge 3.0: Fornisce una velocità ultra rapida di ricarica per tutti i dispositivi compatibili a Quick Charge (1.0, 2,0, 3.0), specialmente per i dispositivi Quick Charge 3.0, questa porta può ricaricarli alla velocità fino a 4 volte più veloce dei caricabatterie regolari e il 45% più efficace dei caricatori Quick Charge 2.0
Si ricarica ad Energia Solare tramite pannello.
Ha una presa Input/Output “Micro-Usb” a 5V 2,4A.
Il Powerbank per un uso ottimale dovrà essere sempre carico. L’energia solare può tornare ad integrare una situazione, ma non essere la fonte diretta di ricarica. Ciò può avvenire, ma è una opzione che porta ad una ricarica estremamente lenta.
Due prodotti Powerbank originali, che possono essere davvero utili durante i nostri viaggi e ci possono risolvere situazioni altrimenti complicate.
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