Presentato Galaxy Ring, per monitorare la salute, per pagare e tanto altro… tutto da scoprire

Samsung ha mostrato il suo nuovo Galaxy Ring al MWC 2024. Il concetto di anello intelligente per il monitoraggio della salute non è una novità ed è già stato sviluppato da alcuni marchi, anche se le funzioni e le capacità d’utilizzo degli stessi siano ancora limitate.  È noto che era dal  2022 che Samsung stava studiando questa soluzione, avendo ormai presentato una domanda di brevetto nel 2023 per lo sviluppo del Galaxy Ring .

Questo nuovo prodotto, un anello intelligente  è composto di molti sensori all’interno, capaci di misurare molteplici valori che riguardano la salute di chi lo indossa, ma anche di svolgere alcune operazioni – al momento – divenute d’uso degli Smarphones e Smartwatch. Sempre Samsung ha lanciato di recente il Galaxy Watch 5 Pro, che è quanto di più moderno l’industria Coreana ha concepito al riguardo fino ad oggi.Oltre a queste misurazioni, questo anello sarebbe in grado di monitorare il sonno e lo stato fisico generale dell’utente, oltre a consentire l’interconnessione del Galaxy Ring con altre apparecchiature.

Sebbene quest’ultimo punto non sia stato descritto nella domanda di brevetto, si ritiene che possa essere correlato all’uso di un giroscopio o di un accelerometro per controllare televisori, computer o altre apparecchiature relative all’uso di sistemi Pos per effettuare i pagamenti, ma anche come strumento di riconoscimento su device predisposti alla ricezione del segnale.

 Il concetto che però necessiterà di assimilazione nel Mercato e che prevede oggi il maggiore studio, è  capire quanto questo strumento potrà integrarsi con gli altri dispositivi già presenti. Se potrà essere complementare a questi ultimi o se – in alcuni casi – li sostituirà (si pensi agli smartband o gli stessi smartwatch). Intanto il Brevetto è stato depositato.

Inoltre, è importante capire se i dati sanitari raccolti da questo anello intelligente saranno validi e approvati dalle agenzie sanitarie di ciascun Paese. Galaxy Ring ha nuove funzionalità come “My Vitality Score”, che fornisce agli utenti indicazioni sanitarie personalizzate e “Booster Card” che incoraggia gli utenti a fissare obiettivi di salute e attività fisica.

Entrato ormai nella fase di produzione di massa, questo anello intelligente verrà lanciato ufficialmente sul mercato nella seconda metà dell’anno e avrà un’autonomia compresa tra 5 e 7 giorni. Questo valore è ben superiore a quello abituale per gli smartwatch del marchio, ma è giustificato dal fatto che non dispone di schermo e quindi consente un grande risparmio.

Chi non possiede o non vuole avere  uno smartwatch può trovare nell’anello “smart” un valore aggiunto rispetto a quanto non ha. A molte persone potrebbe interessare avere un monitoraggio dei dati che attraverso il Galaxy Ring  può registrare senza dover passare da uno smartwatch che magari non piace e al quale viene preferito un orologio classico. Oppure c’è chi non ama avere al polso alcun tipo di orologio per scelta, gusto o fastidio. Con questo gadget, originale, moderno e funzionale  potrà avere dati e mezzi per molte funzioni che andremo a scoprire.

Questo apparecchio si integra perfettamente con l’app Galaxy Health consentendo una sincronizzazione senza problemi con altri dispositivi Galaxy, come gli smartwatch Galaxy Watch e, sebbene non siano stati rivelati i sensori, sarà sicuramente in grado di monitorare il battito cardiaco, pressione sanguigna, ossigenazione sangue, registrazione del sonno e controllo ciclo mestruale,  con l’aiuto di un’App a lui dedicata

Un’altra grande novità è l’autonomia. Sebbene non siano stati annunciati valori, Hon Pak, vicepresidente di Samsung , ha rivelato che supereranno la durata della batteria degli attuali smartwatch.

In fase di lancio, questo prodotto si prepara ad entrare nella fase di produzione, con una presentazione attesa al prossimo Luglio/24.

Il brand coreano produrrà presumibilmente il Galaxy Ring in 4 dimensioni diverse, per adattarsi ad ogni utente, ma le indiscrezioni suggeriscono che le unità di pre-produzione siano ancora molto grandi e lontane dalle dimensioni desiderate.

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