La nascita dei visori 3D o VR per la realtà virtuale si deve all’intuizione di un giovane americano, Palmer Luckey. Nel 2011 infatti, nel suo garage, con attrezzi riciclati riuscì ad unire al proprio smartphone un supporto con lenti che ne permettevano – ove si associasse una immagine appositamente modificata, una visione 3D. Fu l’inizio. John Carmack, che aveva costruito sui videogiochi un vero e proprio impero, ne ha capito le potenzialità e ne finanziò lo sviluppo permettendo a Luckey di costituire una società, la Oculus Rift, valutata e acquisita ora da Facebook per un valore di 2 miliardi di dollari.
Dopo una serie di prototipi, la prima versione del sistema di realtà virtuale Oculus Rift è sul mercato e già si scontra con molti avversari come HTC Vive, realizzato in collaborazione con la piattaforma di gioco Steam e PlayStation VR di Sony, tutti già disponibili all’acquisto. La realtà virtuale è senza dubbio un sistema di interconnessione affascinante e coinvolgente. Ci si immerge in un mondo che non è, ma sembra essere intorno a noi.
Ci sono in commercio tanti visori VR alcuni più semplici ed economici, altri più sofisticati con annessi sistemi integrativi.
Indossando gli occhiali si materializza una nuova realtà che fa sembrare d’essere in una nuova dimensione.
La tridimensionalità viene percepita grazie ad un orientamento differente di ripresa, dell’oggetto stesso, tra l’occhio sinistro e l’occhio destro. La differenza rispetto ad una visione passiva è che nella TV le immagini sembrano uscire dallo schermo. Con i visori ci si immerge nell’immagine. Ci si può muovere all’interno del gioco spostando semplicemente la testa. Lo smartphone sfrutta il giroscopio con la possibilità di trasferire la sensazione di spostarsi nel contesto virtuale.
Abbiamo provato il Visore VR Aukey:
Nella confezione tipica di questa marca, in cartoncino, semplice ma funzionale, troviamo, avvolto in una bustina anti-urto, molto semplicemente il visore. Qualitativamente la plastica non pone il fianco a critiche. Anche l’alloggiamento dello smartphone (max 5.5”) prevede una serie di piccole ventose che ne permettono poi un fissaggio semplice, ma funzionale. C’è una rotella superiore per una migliore messa a fuoco e e altre due levette laterali per stabilire l’inclinazione di visione e la messa a fuoco per singolo occhio. Dove poggia il viso tutto è morbido e non penetra luce. Il fissaggio alla testa avviene con fasce regolabili e strapp.
L‘Aukey VR è un visore con lenti di buona qualità. E’ compatibile con tutti i telefoni. Permette di tenere in carica il nostro supporto, durante l’utilizzo, così da non fare scaricare lo smartphone. (E’ preferibile, al limite usare batterie di supporto esterne, anche perché muovendosi in un mondo virtuale, il filo non andrebbe bene). Bisogna stare attenti allo spazio reale entro il quale ci si muove per non rischiare di urtare su oggetti, rischiando di romperli o farsi male.
Abbiamo provato il visore VR per non più di mezz’ora, anche perché superato quel tempo, nei giochi molto movimentati, subentra una strana sensazione non proprio piacevole. Abbiamo visto anche video con i visori VR, ma alla fin fine, per quanto fosse originale il coinvolgimento, li abbiamo sempre lasciati senza nostalgia, ma con l’idea, comunque di tornare ad usarli.
La Realtà Virtuale ha un futuro che spazierà in un sicuro sviluppo. E’ un’idea meno costosa, di quanto non possa essere una realtà fatta di ologrammi, che ci faccia vivere una realtà finta. Visti da fuori, chi interagisce nella realtà dei visori VR è anche piuttosto ridicolo, ma è un gioco un divertimento.
Non dimentichiamoci anche l’aspetto didattico che gli occhiali VR possono senz’altro avere, come e più dei “google glass” un potenziale e uno sviluppo altissimo ma ancora inespresso. Per lo studio e per approfondire campi come medicina o fisica, gli occhiali tridimensionali potrebbero diventare dei supporti per spiegare al meglio determinati fenomeni. Anche nello sviluppo virtuale di ambienti e di meccaniche, design o nella configurazione degli ambienti, anche nell’arredamento potrebbero diventare una risorsa originale e di grande effetto.
Ancora ci vuole un po’. Dovranno migliorare sia i programmi e immagini, che gli smartphone. Forse quet’ultimi dovranno essere esclusivamente supporti preposti, per funzionare al meglio. Dovrà migliorare la qualità visiva.
Il Visore VR 3D AUKEY, è comunque un occhiale per vivere la prima esperienza di realtà virtuale a basso costo. Le lenti interne sono anti riflesso ad alta trasmittanza con regolazione della distanza focale,con un campo visivo di 95°.
Sono in vendita su Amazon ad un prezzo davvero conveniente: Aukey a € 16,99
Permette di vivere in maniera originale sensazioni nuove con prestazioni sufficienti ad un costo davvero molto conveniente.
Abbinerei agli stessi un Controller Wireless Bluetooth per cambiare le funzioni dello smartphone, e rendere più fruibili i nostri Occhiali Vr. Chiaramente per poter giocare con gli stessi hanno la funzione di controller, ciò non serve nella semplice visione in 3D.
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