La categoria delle app di messaggistica negli ultimi anni ha conosciuto una espansione notevole che ha portato alla nascita di numerosi software del genere che facilitano la comunicazione tra gli utenti attraverso gli smartphone, a partire dagli esponenti più conosciuti come WhatsApp e Facebook Messenger che dominano il settore grazie ad una community che supera il miliardo di utenti, rendendo complicato per la concorrenza imporsi riuscendo ad attirare l’attenzione del pubblico.
Nonostante questo esistono ancora delle eccezioni che riescono ad attrarre per la loro semplicità attraverso funzioni decisamente peculiari, ed è proprio questo il caso di Sarahah, considerata l’app di messaggistica del momento che, a pochi mesi dal debutto, è riuscita ad ottenere risultati molto positivi scalando la classifica dei download in decine di paesi e distinguendosi dalla concorrenza per la particolare funzione che assicura il completo anonimato agli utenti che la utilizzano, diventando molto popolare soprattutto tra i più giovani.
Sarahah è stata creata dallo sviluppatore saudita Zain-Alabdin Tawfiq, e inizialmente è stata realizzata per essere usata all’interno dell’ambiente lavorativo, fornendo ai lavoratori la possibilità di sfruttare un’app per migliorarsi costantemente, ricevendo feedback anonimi sul proprio lavoro in modo da migliorare nello svolgimento di determinate mansioni. Il funzionamento appare piuttosto semplice, ed è proprio alla base del suo successo. Sarahah non è la classica app di messaggistica che offre la possibilità di comunicare con gli amici.
Gli utenti possono inviare messaggi ai propri contatti, ma il destinatario non potrà decidere di rispondere, né conoscerà l’identità della persona che ha spedito il messaggio. Sarahah assicura quindi il completo anonimato in modo da permettere di esprimere opinioni oneste, senza preoccuparsi di essere riconosciuti. Sarahah, come spiegato, era nata per l’ambiente professionale, ma in breve tempo ha attirato l’attenzione di milioni di persone e utilizzata anche al di fuori dell’ambiente di lavoro. In breve tempo ha raggiunto i 15 milioni di utenti, e la sua diffusione ha permesso all’app di imporsi tra le app più scaricate già in 30 paesi.
Proprio l’anonimato assicurato agli utenti, tuttavia, è l’elemento che ha generato maggiori polemiche intorno all’app. Sono molte le critiche rivolte a Sarahah da parte di chi ritiene che uno strumento del genere possa facilitare il cyber-bullismo ai danni degli utenti più fragili. E nonostante l’ideatore abbia respinto le accuse spiegando che Sarahah è nata per l’invio di feedback costruttivi, è stata integrata una funzione nell’app che consente di bloccare i contatti che hanno inviato messaggi offensivi. Quando un contatto viene bloccato, la sua identità non viene resa nota ma gli viene comunque impedito di inviare nuovi messaggi all’utente che lo inserito nella black-list.
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