Ormai quasi tutti gli smartphone presentati negli ultimi anni sono dotati di almeno due fotocamere posteriori , e la tendenza è destinata a salire considerando che lo standard si sta posizionando sulla presenza di almeno tre o più fotocamere.
Noi utenti al giorno d’oggi cerchiamo uno smartphone con almeno due fotocamere posteriori, anche se alcune volte non sappiamo come e se vengono utilizzate durante gli scatti.
Le doppie fotocamere o dual lens non vengono utilizzate tutte allo stesso modo : ci sono smartphone che utilizzano il secondo sensore per dare risalto ai dettagli o agli oggetti in primo piano, mentre altri la utilizzano per le foto in bianco e nero.
Quindi una doppia fotocamera ci permette di avere una maggiore profondità di campo, velocizzare la messa a fuoco e regolarla dopo lo scatto, migliorare la qualità e i dettagli delle immagini, o per il bianco e nero.
Ma l’evoluzione della tecnologia dei sensori non si è fermata a sole due fotocamere e negli ultimi mesi stiamo vedendo smartphone con 3 o addirittura 4 fotocamere (come il Samsung Galaxy A9) con lunghezze focali diverse: grandangolari, teleobiettivo per zoom ottico, profondità di campo e migliore resa in condizioni di scarsa luminosità.
Per finire l’innovazione dei sensori si è spinta anche nella Realtà Aumentata che ci mostrano nello schermo dello smartphone gli elementi virtuali nel mondo reale e anche nell’intelligenza artificiale (AI) che migliora le impostazioni in modo automatico in base alla scena inquadrata.
Ma siamo sicuri che tutte queste fotocamere servono realmente oppure basterebbe un solo sensore fatto bene?
Google ci dimostra che basta un sensore solo di qualità e un software ottimizzato al meglio per garantire una elevata qualità fotografica.
Infatti Google poche settimane fa ha presentato il suo ultimo smartphone Google Pixel 3 dotato di un solo sensore fotografico posteriore da 12,2 megapixel, apertura f/1.8, stabilizzazione ottica ed elettronica e i primi risultati danno ragione a Google.
Gli scatti fotografici sono ottimi e paragonabili alle fotocamere della concorrenza, che hanno più sensori, e tra l’altro anche i video risultano ottimi e ben stabilizzati.
Concludendo a mio avviso non servono due o più fotocamere negli smartphone moderni, ma se il software è ottimizzato correttamente per quel tipo di sensore si riescono ad ottenere scatti di elevata qualità fotografica senza aumentare il numero di sensori.
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