Sin da bambino c’era un posto lontano da tutto e tutti dove non venivo disturbato. Avevo la possibilità di leggermi i miei topolino, che nel tempo si sono trasformati in Zagor e poi ancora in Quattroruote e Focus. Li nessuno rompeva. Mi portavo le riviste e il telefono senza fili. Le cose sono poi cambiate. A distanza di qualche anno, senza aver completamente dimenticato le riviste specializzate che mi appassionano, in carta che riescono meglio ad imprimere nella mente dati e numeri, foto e tecniche, molta della lettura è diventata digitale. Oltre a fare informazione digitale sono io stesso un fruitore di questi sistemi. Come allora mi chiudo in bagno per leggere o telefonare, come allora passa tempo… forse troppo.
Da bambino mi si addormentavano le gambe, ora senza gli eccessi dell’epoca, il bagno è diventato un rifugio da figli schiamazzanti e chiacchiere familiari. Lì nascono idee e comunicati. Praticamente il mio ufficio, la mattina alle 6.45 per scovare le notizie fresche di giornata.
A quanto pare questa abitudine é comune un po’ per tutti. Peró non é una cosa buona: 1) stare troppo tempo seduti sulla tazza. Forse per abitudine, forse per rilassarsi, con i famigerati tablet o smartphone, un libro, porta a starci più tempo del necessario. Tale cattiva abitudine può dare degli effetti non proprio piacevoli, la formazione delle famigerate emorroidi.
C’è poi un altro fattore che sconsiglierebbe l’uso degli smartphone nei bagni….non quelli di casa…
“I servizi igienici sono pieni di germi, batteri e agenti patogeni – la maggior parte dei quali provenienti da feci”.
“Quando si scarica il gabinetto dove ci sono feci e urine, l’acqua schizza in ogni direzione, anche sul pavimento”,
Anche su superfici dove magari poggiamo il nostro smartphone. Anche la diffusione di E. coli, salmonellosi, epatite A, passano per le superfici igienicamente poco sicure. Dalle superfici sporche posso arrivare, nella migliore delle ipotesi, l’influenza ma anche malattie molto più gravi.
L’Università dell’Arizona rileva inoltre che germi nocivi sono presenti su 9 telefoni su 10, mentre il 16% dei telefoni analizzati è risultato positivo al test sulla presenza di batteri fecali. I rischi dunque sono evidenti: “Una persona normale usa il telefono per due ore al giorno, per questo è molto facile che, toccando il telefono pieno di batteri, essi vengano trasferiti sul corpo”. Insomma…velocizzarsi in bagno ha molteplici motivazioni, poi magari si può rimanere chiusi in bagno a leggere (a casa)…anche in piedi.
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